Gay/single/il buio e la luce

Non ho mai avuto la testa tanto confusa.
I miei pensieri cavalcano idee talmente contrastanti in questo periodo che mi spavento da solo.
L'unico mio terrore è mandare fuori di testa anche chi ho attorno, per me non c'é speranza da mesi mi sento sfasato e disperso.
Qualsiasi cosa io faccia mi ritrovo a chiedermi " che diavolo sto facendo?".
Una piccola parte di me vorrebbe i confort di una relazione, dimenticando il dolore passato e devo dire che qualcuno ê riuscito a ripulirmi dai pensieri negativi a tal punto, una persona che si rivelata un bell'incastro con me, tutto all'apparenza sembrerebbe funzionare.
Ma dietro l'angolo si trova Mr.Hyde, quella gran percentuale di me che dice "si fottano le relazioni" e mi butta in uno stile di vita freddo, mai provato prima, ma che vivo giá da mesi come cura contro la malinconia.
Avere un patchwork di persone in cui avvolgersi, mi rendo conto che non é il mio modo di vivere, una volta prima di lasciarmi andare con un ragazzo ne passavano parecchi di appuntamenti o chiacchiere, ora penso di meno e agisco più d'impulso, stupendo me stesso in primis.
Continuo a vedere attorno a me persone fredde, impaurite e sole con la paura  di muoversi.
Cosa mi sta succedendo?
Perché questa cosa mi fa sentire meno debole e meno coglione di quando dicevo "sono innamorato" ?
Una volta l'amore per me era al centro di tutto, mi compensava, mi rendeva felice senza aver bisogno d'altro.
Ora lo vedo come una debolezza da congelare in fretta, prima di tagliarmi nuovamente con quello strumento fantastico ma affilato allo stesso tempo.
Stare male serve a crescere, ma il dolore ti puó anche accompagnare su una linea di caos, che anche una volta ripreso, non riesci ad abbandonare.
La via del gelo totale.
Dove ti lasci andare si, ma neghi a chiunque la possibilità di tirarti fuori, rimani in quel buio che non sembra più così spaventoso, ti ci abitui, invece di cercare come all'inizio qualcuno che ti salvi e trascini altrove.
Ogni tanto in questa oscuritá intravedo delle lucette, potrei avvicinarmici per uscirne pian piano, ma rimango li, senza rischiare, trovo un agio nel nero, piuttosto che rischiare seguendo questi aloni di cui non conosco la destinazione.
Il mio amico Marcello per il compleanno mi ha regalato una lucetta dentro un vaso, che si ricarica ad energia solare, e un biglietto con scritta una filastrocca molto simile alle sensazioni che sento.
Gli amici ti conoscono davvero o magari senza farlo apposta ci prendono usando la frase giusta al momento giusto.