Ordine

Ok, è tutto in ordine.
Sono seduto alla mia scrivania e guardo fuori dalla finestra, sono sereno e sento che è tutto in ordine al momento nella mia vita.
Ho deciso finalmente di confermare la mia relazione, il lavoro procede bene e anche se a volte mi ritrovo alle prese con più cose di quelle che riuscirei a fare, non mi voglio assolutamente lamentare.
Ho anche sistemato quasi tutti i miei ambienti, casa, armadio, che può sembrare una cavolata ma sono lo specchio di me.
Se io sono incasinato il caos regna anche dove passo o tocco, scarpe che fuoriescono da ogni buco, piatti che si ammucchiano e vestiti sulle sedie.
Ora non vi dico che le magliette sono impilate in ordine di colore, ma almeno entrando in camera non si devono scavalcare montagne di running e ciabatte, anche perché la situazione poteva diventare assurda visto che nell’ultimo mese le nuove arrivate nella mia personale sezione calzature sono più o meno una decina.
Ebbenesi, sono stato un po’ nervoso negli ultimi due mesi, avevo dubbi inutili su ogni cosa e quando ho i nervi tesi solo una scarpa nuova può momentaneamente calmarmi.
Dico momentaneamente perché se il nervoso è grande dopo due giorni ne arriva un secondo paio e poi un terzo…
Ho appena finito di sfornare ciambelle e tortini per i miei amici che stasera passeranno da me per due chiacchiere, non li vedo da tanto tutti assieme e nemmeno per il mio compleanno sono riuscito ad incastrare per beccarli.
Il mio rapporto con la cucina come vedete è tornato alle origini, sto ancora bene tra pentole e fornelli e anche mia madre lo ha notato dalle due impronte di farina sui jeans (zona chiappe), che avevo poco fà, un gesto che non mi ha mai abbandonato da quando facevo i primi dolci “mattone” senza lievito a 11 anni, me lo dimenticavo sempre, a quando il mio primo ragazzo mi ha regalato un set per dolci, al secondo che magari era meno contento che passassi tutto il tempo con la testa nel forno, al terzo che adora tutto quello che gli cucino e mi fa sentire un bravo cuoco ad ogni pasto.
E’ bello avere tanti ricordi, quelli belli ti aiutano ad affrontare nuove esperienze, quelli brutti ti insegnano a non ricascare nelle stesse trappole, quelli spaventosi ti fanno sentire forte avendoli superati nel migliore dei modi, con quelli divertenti ridi da solo come un matto anche nel buio a letto prima di addormentarti, quelli malinconici cullano attimi dove devi per forza andare giù per poi riemergere nel benessere che ognuno si crea.
Se ci fosse un codice specifico, un metodo per stare bene immediatamente sarebbe fantastico, io poco più di un anno fa ero alla disperata ricerca di questo, di uno “svuotamemoria”, di una forza che cancellasse tutto quello che ritenevo negativo nella mente, ma poi con il tempo, tanto tanto tempo, ho capito che ogni persona deve cercare tutti gli elementi per creare la propria formula di serenità, ed è infinita, non è mai completa, aggiungi tasselli  e ti fa stare bene, ma dev’essere sempre nutrita di nuove cose che tu ritieni importanti.
E’ iniziato ottobre, il mese che amo in tutti i suoi aspetti, dai rumori ai colori, dove tutti i paesaggi si calmano dal caos estivo.
Sento un brivido fantastico la sera quando mi copro con un cardigan per i primi spifferi mentre guardo le mie amate serie tv.
Buon ottobre a tutti!