Gay/single/ciao 30 anni


Wow.
Eccomi qui, entrato nei trenta, 
mi aspetto informazioni da un comitato di benvenuto.
Dovró smettere di fare determinate cose e cominciarne a fare di nuove? 
Cercheró di ambientarmi in questa nuova situazione, non so esattamente cosa aspettarmi, riesco solo a guardarmi indietro con un po' di magone al momento.
Oggi sono particolarmente sensibile, non accade mai, segnatevelo sul calendario.
Due dei miei più cari amici si sono appena sposati, li amo, mi dimostrano ogni giorno che esiste qualcuno di adatto a ognuno di noi, da qualche parte, che ci rispetterà e vorrà sinceramente, che non dirá cose per dire ma perchè ce le vorrà dire.
Sono qui a guardare il gomitolo alle mie spalle, pieno di cose belle e brutte.
Come dico sempre, servono tutte per imparare qualcosa di nuovo e non commettere un errore per la seconda volta.
In 30 anni ho guardato i miei genitori, coccolarmi, viziarmi, punirmi, degenerare, lasciarsi, odiarsi e ritrovarsi tranquillamente una volta calmate le acque.
Il mio vicino di casa, amico, fantastico, confuso o saggio chi lo sà, sempre a raccogliere i pezzi quando mi frantumo.
Mi sgrida, difende, incolpa, urla, mi fa ridere, gli voglio bene.
I miei amici non potrei amarli se non fossero così, che ballano, bevono come se non ci fosse un domani, mi organizzano feste a sorpresa facendosi sgamare... 
Un pensiero va anche a chi non c'é più, immagino come potrebbe essere la mia vita, se il mio amico fosse ancora qui, a chiacchierare in macchina prima di andare a bologna a ballare, ripetere le battute di "bell book and candles", l'unico che le conosceva a memoria come me.
Forse non l'ho ancora perdonato per essersene andato privandomi del suo aiuto che inconsapevolmente mi dava anche stando in silenzio e a volte mi incolpo ancora per non averlo capito, sollevato, distratto abbastanza.
Le persone se ne sono andate via dalla mia vita in tanti modi diversi, scomparendo, arrabbiandosi, partendo.
Gli ex, che dire, sono arrivato a tre, tutti completamente diversi, gli dedico qualche pensiero ogni tanto, quello con cui non ero abbastanza maturo e quelli che non erano abbastanza maturi per me.
Mi sono arrivate delle scuse inaspettate, le ho accolte volentieri, il mio orgoglio è spinoso, si gonfia in questi momenti strani, di sentimenti contrastanti, ma se capisco che una persona è davvero pentita degli errori fatti, magari merita un abbraccio, per il coraggio, la forza di accorgersi del veleno versato, anche se dopo anni, lo apprezzo tanto comunque.
A volte le più grosse delusioni arrivano dalla persona che mi rassicura di più, un illusione quasi reale, che da ombra, amico, confidente, diventa uno sconosciuto, a cui non riesci a dire nulla, a guardare in faccia.
Fino a poco tempo prima bastava uno sguardo per capirsi, ma con delle scelte ha deciso di murare un bel rapporto, indescrivibile , che mi stimavo tanto di avere e tenevo caro nel cuore.
Ma forse la gente oggi vuole definizioni e categorie, senza queste non si da valore nemmeno a una cosa preziosissima.
Ci vuole tutto per capire e anche per arrivare ai maestosi 30.
Qualcuno mi ha sorpreso questa sera, aspetteró la mezzanotte in uno dei modi che preferisco in assoluto, ovviamente a base di caramelle gommose.
Che altro dire...
Buoni propositi per il futuro?
Mi vorró bene e difenderó come non mai, daró tutto quello che potró alle persone a cui voglio bene come ho sempre fatto e per quelli che son voluti uscire dalla mia vita, un abbraccio, un arrivederci o un addio, chi lo sa.
Se è stato un errore dividerci si rimedierá, se era la cosa giusta da fare vivremo meglio entrambi.
Grazie a tutti.