gay/single/pazzo?

La mia domanda è questa:
Sto diventando pazzo oppure cominciando davvero a vivere?
Tra sogni strani e pensieri negativi, l'unica soluzione era una fuga verso il nulla.
Oggi sono fuggito a camminare verso luoghi sconosciuti,
ho superato il solito punto di arrivo tra i monti e sono finito nel nulla,
dove nulla poteva attaccarmi in nessun modo.
Con le cuffie alle orecchie sono salito nel punto più alto,
ho cominciato a girare su me stesso e tutto intorno vedevo montagne, rocce e verde.
Correvo da una parte all'altra rischiando oltretutto di cadere
e rimanerci intrappolato in quel posto dimenticato da tutti.
Respiravo profondamente, il vento premeva forte contro il giubbotto chiuso ermeticamente e mi toglieva il cappuccio dalla testa.
Vivo male con le questioni in sospeso, ecco il mio problema.
Il mal di vivere altrui attacca anche me e la mia serenità, potrei sbattermene le palle ma per quanto mi autoconvinca di qualsiasi cosa, io devo sistemare quello che mi turba anche da lontano.
Penso sempre di più che venga premiato il più stronzo a questo mondo, chi non fa le cose a modo, la passa liscia e chi si fa il culo per crearsi attorno una sorta di equilibrio deve penare per qualsiasi cosa.
Sono felice perchè sto bene, ho cominciato a vedere cos'è davvero importante, sistemarsi dentro è la cosa che ti fa andare avanti e vivere serenamente, ci si illude a volte che cambiare città, gruppo di amici, o altro possa farci stare meglio, non è così e ci si accorge di tutto questo quando nonostante i vari tentativi ed evoluzioni, dentro rimaniamo con la sola sensazione di vuoto.
Io sono single, una dimensione che non amo vivere, ma con gli amici veri attorno, le serate assieme, le risate infinite è tutto più facile, ho imparato a dire a  chi mi vuole bene, quando sto male e soffro per qualcosa, ho cominciato a sfogarmi buttando fuori quello che mi manca senza vergogna.
Pensavo che alcune cose avrei potuto farle solo con il mio ragazzo, futuro, passato, trapassato, invece mi rende felice anche cucinare per gli amici, guardare le mie amate serie esaltandomi con loro, aspettandosi per vedere una puntata, arrabbiandosi se qualcuno vede prima un episodio nuovo da solo, dormire sotto il piumone al calduccio con la borsa dell'acqua calda facendosi foto di notte e postarle su istagram.
Ascolto i consigli degli altri, mi dispiace non averli presi in considerazione molto tempo prima, ma non vedevo altro che le mie considerazioni in passato, dai propri errori si impara sempre tanto e voglio continuare ad imparare cose da tutti, sento di continuo opinioni diverse su quello che per gli amici mi fa stare così in bilico, io archivio tutto e prendo spunto da tutto anche se alcuni punti sono contrastanti, ho intorno a me persone bellissime, pure diversissime tra loro, caotiche e meravigliosamente divertenti.
Il gruppo che frequento si sta espandendo, stiamo diventando tantissimi, tante personalità, voci, esperienze e storie intricate che di continuo confrontiamo tra di noi.
Io adoro parlare, affrontare le cose, capire come posso superarle quando mi pungono dall'interno, con loro lo posso fare perchè sono tutti molto simili a me da quel lato e la cosa mi stupisce.
Cosi abituato all'opposto, dov'ero costretto a frenare le mie domande, i miei discorsi infiniti e magari pallosi, perchè annoiavano chi avevo vicino.
Amo confrontarmi, confidarmi e sentire quello che gli altri hanno dentro, ma non tutti si incastrano alla perfezione per questo gioco d'intesa, ho fallito un tentativo, non era il ragazzo giusto, ho bisogno di sapere cosa c'è dentro la persona che sceglierò di avere accanto, non si può convivere con uno sconosciuto anche perchè poi sbucherebbero fuori lati nascosti capaci di lasciarmi andare di punto in bianco, privandomi di qualsiasi spiegazione, lasciandomi in un limbo difficile da superare, un conto in sospeso come quelli che i fantasmi devono affrontare per ANDARE OLTRE.