GAY/SINGLE/EMOZIONI USA E GETTA

Rieccomi a scivolare sul mio tornado di pensieri. Spaventato dal coma etilico che mi ha lasciato lividi e graffietti un po' ovunque. Da molto non bevevo nemmeno un caffè corretto e mi sono buttato su due drink non leggeri in questo barettino nel centro di Osaka. Di fatto mi ha sempre terrorizzato perdere il controllo del mio corpo e della mia mente,
per ore sono stato con tutti gli interruttori spenti. Ora come ora sto sentendo la mancanza di quel vuoto, anche se non ho idea di dove fosse andata la mia mente per tutte quelle ore. Pensavo, anzi ero convinto che cucendo tutte le mie brutte esperienze la mia armatura fosse ancora più dura, più spessa, impermeabile, invece devono essersi aperti dei punti con il tempo, devo essermi distratto un attimo e facendomi trasportare dalle emozioni, ho permesso alla situazione di riportarmi ad uno stato fragile e vulnerabile che io odio e non sopporto di me. Una volta facevo fatica ad ammetterlo, ora lo riesco a dire e scrivere, anche se la sensazione di essere un coglione sentimentale mi imbarazza e umilia parecchio. Era facile scopare in giro senza attaccamenti, complicità si, ma nessun legame, era diventato automatico e indolore. Come ho potuto permettere al mio cuore di farsi così tanto spazio prendendo il pieno controllo di me? Sono di nuovo con il culo per terra e nemmeno mi ero accorto dello scivolone che stavo facendo per finirci. Perdere lucidità e farsi ubriacare dai sentimenti, remando all'infinito verso cosa? Devo recuperare me stesso e mi costerà tanto lavoro, fatica e chissà cos'altro, ma ormai lo so e mi conosco, è un tunnel che va percorso ogni tanto nella vita, speravo di aver finito, perchè ne conosco lunghezza, inizio e ogni singola lucetta fioca all'interno,
ma la fine sempre diversa, l'uscita si sposta, si avvicina o allontana e noi non siamo tenuti a sapere quando arriverà. Molti riescono ad affrontare relazioni veloci, corte e rimanere illesi, intatti senza scomporsi, questi hanno a disposizione emozioni usa e getta, nessuno ne parla, nessuno lo ammette, ma credo sia cosí. Magari ero io una distrazione per qualcuno che aveva casini più grandi da dimenticare.